Le api sono una Specie affascinante ed a me cara. Le ho incontrate spesso nella mia vita ed ho imparato, dopo esserne stata punta un paio di volte, come evitare i loro pungiglioni. Intanto evitando di metterle sulla difensiva quando qualcosa come un comportamento o un odore particolare, le rende aggressive.
Ho incontrato le api pure all’Università nei testi del mio beneamato corso di Etologia. Gli studi dell’austriaco Karl von Frisch sono davvero affascinanti riguardo alla facoltà delle api, di comunicare alle sorelle operaie in quali zone avevano trovato polline, acqua e soprattutto il nettare. Tutte sostanze che trasportano all’interno di sacche nelle zampette posteriori e che grazie a un processo digestivo particolare saranno trasformate in dolcissimo miele, pappa reale, propoli e cera.
Riguardo alla comunicazione, durante il volo di andata e ritorno fanno il punto col sole rispetto alla linea direzionale e distanza di dove si trovano i fiori e/o le fonti d’acqua. Quindi al ritorno in alveare, con una particolare codifica fatta di una danza a “8” di mezzi giri ondeggiamenti e vibrazioni che ricordano un po’ il ballo della rumba, insegnano questa raffinata mappa virtuale il percorso alle sorelle operaie.
Insieme ad altri insetti, le api sono i principali impollinatori del nostro Pianeta insieme al vento. Cose queste che permettono la fecondazione dei semi racchiusi nei fiori per maturarsi in frutti.
Versioni contrastanti attribuiscono erroneamente ad Albert Einstein una frase che riguarda le api che “se sparissero, nel termine di circa 4 anni l’agricoltura e quindi il nostro Pianeta ne subirebbe irreversibili e nefaste conseguenze per la sopravvivenza dei suoi abitanti”.
Ma al di là dell’autore di questa valida teoria, dovremmo protegger le api tutti e non solo gli apicoltori. Nel nostro piccolo potremmo scegliere prodotti agricoli di filiera biocompatibile con l’utilizzo di insetti come le coccinelle contro afidi per evitare quanto possibile i ben più inquinanti pesticidi chimici. Mentre per quelli denominati neonicotinoidi più preoccupanti per la salute delle api: clothianidin, imidacloprid e thiamethoxa confidiamo che l”EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ne escluda l’uso sulle coltivazioni europee nei prossimi giorni.
Infine noi dovremmo preferire frutta di stagione e nostrana, tenendo conto anche di un aspetto più naturale e “bruttino” di frutta e ortaggi perché facilmente meno o nulla trattate da pesticidi o altre manipolazioni più estetiche che salutari. Ben sapendo quanto i pesticidi insieme all’inquinamento, siano i principali e mortali nemici delle nostre operose e insostituibili amiche che con il loro lavoro nutrono l’intero alveare, aiutano la nostra salute ed il benessere del nostro meraviglioso Pianeta. >|<
(Psy Dr Laura De Pasquale)
Hi there i am kavin, its my first occasion to commenting anyplace, when i read this paragraph i thought i could also create comment due to this brilliant article.
Just wish to say your article is as astonishing. The
clarity to your submit is just great and that i
can think you’re an expert on this subject. Fine along with your permission let me to snatch your RSS
feed to keep updated with drawing close post.
Thanks one million and please continue the rewarding work.
Google
Here are some links to web sites that we link to simply because we assume they may be worth visiting.
My family always say that I am killing my time here at web, except I know I am getting familiarity daily by reading thes good articles or reviews.
Hi there! I simply wish to give you a big thumbs up for the great
information you have got right here on this post.
I will be coming back to your blog for more soon.